Cos'è e come funziona il CRAS

I centri di recupero per la fauna selvatica hanno l'obiettivo primario di curare e recuperare gli animali trovati feriti o in difficoltà e restituirli alla libertà; questo contributo alla conservazione della fauna può essere rilevante in particolare per individui appartenenti a specie di alto valore ecologico e naturalistico (quali i rapaci).

Inoltre il CRAS fornisce informazioni sulla distribuzione delle varie specie e sulle cause di ferimento/mortalità della fauna, consentendo la raccolta di dati scientifici di tipo sanitario, biologico, ed ecologico, utili a migliorare la gestione delle risorse faunistiche e la conservazione della natura.

Il CRAS San Rocco

Il CRAS San Rocco, sito a Ponte in Valtellina, è di proprietà della Provincia di Sondrio ed è stato autorizzato dalla Regione Lombardia con decreto regionale di approvazione n°12373 del 18/12/2013. Il Centro viene gestito dal Servizio caccia e pesca della Provincia, mediante il tecnico faunistico e il Responsabile di Servizio, che ne coordinano la gestione e definiscono gli interventi da effettuare per renderlo sempre più efficiente e adeguato alle esigenze della fauna selvatica.

Le cure sanitarie sono fornite da un team di veterinari, che visitano ogni animale entro poche ore dal suo arrivo al Cras e stabiliscono i farmaci da somministrare e gli eventuali interventi chirurgici, mentre l'assistenza agli animali viene effettuata da un conduttore, che assiste ogni giorno gli animali degenti, curandoli e trattandoli secondo le indicazioni fornite dal veterinario. In caso di consegna di un animale selvatico ferito, gli incaricati intervengono in tempi molto rapidi per stabilizzare l'animale e fornirgli la prima assistenza.

In seguito, quando viene completato il percorso di recupero, l'animale viene nuovamente liberato in natura, se possibile nella stessa zona in cui è stato recuperato.

Se invece l'animale non può più tornare in libertà, viene tenuto presso il CRAS o destinato ad altri centri di recupero.