Statuti, grida, ordini

1598 - 1796
Costituita da atti la cui datazione si estende dal 1598 al 1796, la serie occupa il primo posto del titolario a motivo della sua documentazione inerente l'ordinamento politico-istituzionale della comunità di Gordona nel periodo grigione. In essa sono infatti raccolti gli atti di natura "costitutiva" prodotti dagli organi della comunità e quelli ricevuti, a vario titolo, dalle magistrature del governo grigione. Protagonista è sempre la comunità di Gordona, tanto nella sua autonoma espressione di vita comunale quanto nella sua realtà di comune "esteriore" facente parte, all'interno del contado, della giurisdizione di Chiavenna sottoposta al governo dell'autorità grigione. Difficile scindere le due parti, per i rapporti di riferimento e di dipendenza che vi sono connessi. E' pertanto possibile considerare un primo gruppo di atti che sono testimonianza della organizzazione autonoma della comunità di Gordona: gli "ordini" comunali e le convenzioni di comunità. Gli "ordini", denominati anche "licenze economiche" o "parola generale" sono da considerare come veri e propri statuti rurali che regolavano la vita di comunità. Erano discussi in sede di consiglio ordinario per essere poi "ad alta voce letti e pubblicati al popolo di Gordona avanti la chiesa di San Martino". Ratificati dal consiglio generale, gli ordini erano portati al vaglio del commissario reggente di Chiavenna che provvedeva ad approvarli, sottoscrivendoli di mano propria, e rinnovandone di biennio in biennio l'approvazione. Articolati in capitoli, gli ordini comunali disciplinano l'organizzazione della comunità in materia di pascoli, boschi, alloggiamento del bestiame e taglio di legname, definendo compiti e mercede di campari, postari, abboccatori del dazio e provisionari; regolamentano la vendemmia, la manutenzione delle strade, degli acquedotti e molinanche e della irrigazione dei fondi; definiscono l'obbligo di prestazioni d'opera per i lavori necessari alla chiesa di S. Martino ed ai fiumi Mera e Crezza; specificano le modalità di pagamento delle taglie e le pene pecuniarie previste per i trasgressori. Gli ordini a noi pervenuti sono del 1607 e del 1768(1). Questi ultimi si presentano sotto forma di registro redatto dal cancelliere comunale e risultano articolati in quarantanove capitoli approvati e sottoscritti dal commissario grigione, cui seguono le progressive conferme redatte di biennio in biennio con relative precisazioni dal cancelliere di palazzo, ogni volta sottoscritte dal commissario reggente del tempo o suo delegato. Tali approvazioni si configurano a volte come semplici ratificazioni degli ordini originali, ma vengono più spesso a determinare specificazioni diverse di particolari capitoli. Oltre agli ordini comunali, questo primo gruppo di atti presenta due convenzioni: la prima del 1792 tra il console e gli uomini di consiglio, in rappresentanza dei rispettivi quartieri di Gordona, con Giovanni Antonio Giacometti di Cosogno del lago Maggiore, inerente le modalità di un trasporto di legname attraverso il fiume Mera sino al lago di Como, a salvaguardia dei beni e dei ponti comunali; la seconda del 1796 tra la comunità di Gordona e mastro Andrea Ste di Val Sorsette per la costruzione di una strada al Casletto. L'ordinamento della comunità di Gordona, regolato dagli statuti di Chiavenna e dai propri ordini comunali, doveva tuttavia confrontarsi con la sua realtà di comune "esteriore" facente parte della giurisdizione di Chiavenna, sottoposta al governo dell'autorità grigione, rappresentata dal commissario reggente di Chiavenna. Tale autorità di governo, oltre ad interessare direttamente l'organizzazione delle singole comunità, come nel caso della emanazione degli ordini comunali, si esprimeva anche attraverso una serie di atti che regolavano specificamente l'ordinamento comunale nelle sue diverse articolazioni, attraverso i decreti e le "gride" emanati dal commissario di Chiavenna o dai delegati delle Tre Leghe. Sono espressione del primo gruppo di atti il decreto del 1598 concesso dalle Tre Leghe ai cattolici di Chiavenna e quello del 1770 concesso alle comunità di Gordona e Menarola in merito alla elezione di preti forestieri; ed ancora il "progetto finale" del 1792, formulato in diversi articoli sottoscritti dai delegati del governo grigione, inerente la definizione dei rapporti fra le Tre Leghe e le province suddite di Valtellina e contadi. Tale decreto riguarda nel dettaglio le responsabilità dei giudici e loro salario, il ripristino del collegio dei dottori giurisperiti, la prescrizione dei delitti con riserva al tribunale vicario in Valtellina e all'assessore in Chiavenna di decidere, l'osservanza delle disposizioni del capitolato, l'affissione di gride monetarie e di una grida generale che contempli casi non previsti dai citati statuto e capitolato, le competenze del consiglio del savio, del vicario, dell'assessore, del fante curiale, del servitore pubblico; il giuramento dei cancellieri tanto generali quanto dei terrieri e del comune di Teglio; la regolamentazione dei dazi, la raccolta di legnami, l'esenzione per i postieri dalla tassa del forastieratico ma non da tutte le altre tasse alle quali sono soggetti in quanto gestori di un'osteria e cioè di mercimonio e di foco; ed infine l'uguaglianza per i signori grigioni, per i valtellinesi e per i contadi nel pagamento delle tasse imposte sui fondi e sul traffico, sia del principe che di privati, con l'obbligo per i grigioni di essere anch'essi sottoposti al foro ordinario. Più articolata la produzione delle "gride", per la tipologia dei contenuti e per le modalità di emanazione. Le gride erano infatti emesse dal commissario di Chiavenna su istanza del comune o delle persone interessate, dopo essere state redatte dal cancelliere di palazzo o dallo stesso scrittore o cancelliere comunale, e quindi affisse dal "servitore di comunità" nel "luogo solito delle gride" dove restavano esposte per otto giorni, termine entro il quale potevano essere presentati eventuali ricorsi da chi se ne ritenesse "aggravato". Sempre sottoscritte ed "affirmate" dal commissario o suo delegato, spesso anche dal cancelliere, venivano poi registrate nel "gridario sia libro delle gride". La loro articolazione segue uno schema costante: all'inizio l'intestazione dell'autorità emanante con la indicazione degli istanti e dell'oggetto della richiesta; quindi la formula "si fa pubblica grida, bando, proclama e comandamento" o "si comanda ed impone e si vole commandato" seguita dai provvedimenti emanati con relative specificazioni e conseguenti pene per i contravventori; ed infine la datazione topica e cronica con le sottoscrizioni del commissario e del cancelliere. Gli oggetti delle gride riguardano il trasporto del legname nel torrente Boggia e nei fondi del piano, la regolamentazione della riscossione del dazio sulle mercanzie nel contado di Chiavenna, la regolamentazione della pesca nel fiume Mera, la costruzione di un fosso "in Cauzza" per lo scorrimento delle acque stagnanti, la vendita di pascoli comunali, la riforma dell'estimo. Alcune gride, chiamate "gride generali" avevano carattere più solenne, essendo emanate dal commissario immediatamente dopo il suo insediamento ed erano rivolte all'intera giurisdizione, disciplinando nei diversi punti la vita economica, giuridica ed etico-religiosa della comunità. In esse la formula è più ampia ed è sempre presente, accanto a quella del commissario, la sottoscrizione del cancelliere. Collocate nei precedenti inventari nelle categorie della "Polizia urbana e rurale", delle "Finanze", del "Governo", di "Grazia, giustizia e culto", di "Leva e truppe" e dei "Lavori pubblici", le diciassette unità costituenti la serie sono state collocate al primo posto del titolario per la peculiarità degli enti produttori e per la costante definizione della loro natura, nel rispetto della originaria denominazione degli atti e della loro finalità istituzionale.

Note:

1. Presso l'archivio parrocchiale di Gordona (serie registri, fasc. 3) si conserva una precedente copia degli ordini comunali del 1648, articolata in quarantotto capitoli, molto simile nei contenuti e nella forma redazionale al registro del 1768.



1. "Decreto riguardante li ecclesiastici".
1598 febbraio 5, Coira
I signori delle Tre Leghe Grigie, in accoglimento delle richieste degli agenti della chiesa cattolica del contado di Chiavenna e della missiva del capitano Vincenzo Peverello del 1598 gennaio 28 a nome della chiesa evangelica, emanano un decreto confermando i precedenti decreti concessi al contado in materia di religione negli anni 1557, 1576, 1577, 1581, 1597 e quelli del 1596 febbraio 5 e del 1597 gennaio 18, annullando le due gride restrittive di tali concessioni pubblicate da Giovanni Giorgi, commissario, il 1597 agosto 14 e settembre 26 e concedendo ai "fideli sudditi del contado di Chiavenna della religione cattolica" di poter disporre di predicatori con la facoltà di predicare in lingua volgare italiana purché nativi della Rezia o della Svizzera. Copia semplice (1). Allegata lettera con le richieste presentate ai signori grigioni dagli agenti della chiesa cattolica del contado di Chiavenna.
Atto singolo cart., cc. 1 num. rec.; all. c. 1
Note: 1. In calce al documento viene specificato che di tale decreto sono conservate due copie sigillate, una a Chiavenna e l'altra a Piuro.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 1

2. "Ordine"
1607 giugno 11, Gordona, "nella casa del comune"
Guglielmo de Biavaschi detto Casino, console, Giovan Giacomo Tavascio de Piperelli e Righo dell'Aqua, uomini di consiglio del quartiere di Coloredo, Donato della Battistessa e Andrea della Susana di Andreoli, uomini di consiglio del quartiere di Cimavilla Gasparoni, Giovan Guglielmo Guglielmana e Giovanni Mazzina, uomini di consiglio della squadra di Pendoja, Giovanni Forella e Giovanni Ruzalino, uomini di consiglio della squadra di Scoi, Bernardino Foiada de Gasparini, messo della chiesa di S. Martino, Bernardo Brocco di Scoi e Giacomo Tavascio di Coloredo, messi delle scuole del Santissimo Sacramento e di Santa Marta, Giacomo del Motto di Coloredo, Giovan Pietro Mazzina di Gasparoni, Bartolomeo di Pendoja e Battista del Gulmana, deputati sopra i boschi del comune di Gordona, Rigo dell'Aqua, Donato della Battistessa, Giovanni Mazzina e Giovanni Razalino, sindaci della chiesa di S. Martino, deliberano degli ordini regolanti il taglio del legname nei boschi esistenti nelle alpi denominate "di Buglio, della Cima, Vesena, Pra Guazzon, Cermano, Traverso, Cassori, Pesciadello, la valle della Pilotera, Motta, Gualdnegro, Barzena, Brusada e Pra Pincé fin alla valle del Rouri" ed il trasporto del legname in detti boschi e nei fiumi Boggia, Pilotera e Crezza. Notaio Pietro Antonio Oldrado di Chiavenna. Notaio Giovanni Paravicinus, cancelliere del commissario, sottoscrive. Copia autentica 1819 luglio 3 Nicola Torricella fu Benedetto di Chiavenna, notaio della provincia di Sondrio.
Atto singolo cart., cc. 4
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 2

3. Grida generale "n. 8, F".
1639 settembre 17, Chiavenna, "ex palatio residentie"
Giovanni Guglielmo Schmidt a Gruneck, commissario reggente di Chiavenna, su mandato dei capi delle Tre Leghe ed a seguito del trattato di Milano ripristinante l'amministrazione grigione nel contado di Chiavenna, emette pubblica grida regolante in 39 capitoli la materia civile e criminale della giurisdizione di Chiavenna e confermante gli statuti di Chiavenna e gli ordini di comunità. Il commissario si sottoscrive. Notaio Baldassarre Pestalotius, cancelliere di Chiavenna. Sigillo aderente in ceralacca rossa.
Atto singolo cart., cc. 6 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 3

4. "Grida per le borre nella Bogia per l'anno 1757".
1757 giugno 3 - 1757 giugno 4, Chiavenna, "ex palatio iuris"
Giorgio Brugger di Parpano, commissario reggente di Chiavenna, su istanza della comunità di Gordona, emette pubblica grida di divieto di introdurre e trasportare qualsiasi sorta di legname nell'alveo del fiume Boggia, sotto pena di 100 scudi d'oro e della perdita del legname. Giuseppe Antonio Torricella, delegato, si sottoscrive. Segue nota 1757 giugno 4 di Francesco Maria Ferrari, notaio, attestante l'avvenuta affissione della grida da parte di Giovanbattista Riva, servitore pubblico. Originale e copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 4 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 4

5. "Grida di non mettere legnami nella Boggia 1757".
1757 giugno 16 - 1757 giugno 20, Chiavenna
Giovanni Planta di Steinzberg, commissario reggente di Chiavenna, su istanza della comunità di Gordona, emette pubblica grida di divieto di introdurre e trasportare qualsiasi sorta di legname nell'alveo del fiume Boggia, sotto pena di 100 scudi d'oro e della perdita del legname. Detto commissario si sottoscrive. Seguono note 1757 giugno 17 di Francesco Maria Ferrari, notaio, attestante l'avvenuta affissione della grida da parte di Giovanbattista Riva, servitore pubblico, e 1757 giugno 20 di Pietro Antonio Giovanoli, notaio, dichiarante essere la suddetta grida "in contumacia affirmata". Originale e copia.
Atto singolo cart., cc. 4 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 5

6. "Licenza per il fosso e per spazzare i letti della Crezza e Rosé".
1759 marzo 20, Chiavenna, "ex palatio iuris"
Giovanni Planta di Steinzbergh, commissario reggente di Chiavenna, concede alla comunità di Gordona la licenza per la costruzione di un fosso "in Cauzza" per lo scorrimento delle acque ivi stagnanti, per il riattamento del fosso vecchio e per la manutenzione e pulitura degli alvei dei fiumi Rossé e Crezza. Giuseppe Antonio Torricella, delegato, si sottoscrive.
Atto singolo cart., cc. 2 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 6

7. "Grida di non tagliar legna nelle Castellane"(1).
[1758] - [1759 aprile 22], Chiavenna
Giovanni Planta di Steinzberg, commissario reggente di Chiavenna, su istanza degli eredi fu Ottavio Pestalozzi e fu Filippo Crollalanza, compadroni dei prati e boschi denominati "le Castellane" siti nel piano sotto a S. Cassiano, emette pubblica grida con la quale proibisce il taglio e il trasporto di legname in detti fondi sotto pena di furto. Giuseppe Antonio Torricella, delegato, si sottoscrive. Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 2
Note: 1. L'anno della grida non è indicato nel documento, ma è desumibile dal biennio di carica del commissario Planta a Chiavenna.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 7

8. "Ordini e licenze".
1768 giugno 21 - 1783 ottobre 8
Ordini della comunità di Gordona, presentati da Giovanni Guglielmana, console, e da Domenico Tabacchi, condeputato, ed approvati da Giovanni Marugg, commissario reggente di Chiavenna, disciplinanti in 49 capitoli l'organizzazione della comunità . Torricella Balbiani, delegato, si sottoscrive. Seguono conferme dei commissari reggenti di Chiavenna, anni 1769-1783; approvazione dello stabilimento economico della comunità di Gordona 1778 gennaio 30 riguardante i compiti dei provisionari; nuovi capitoli in 8 punti concordati tra le comunità di Gordona, Mese e Prata con rogito 1783 febbraio 3 ed infine nuovo capitolo stabilito dalla comunità di Gordona 1783 maggio 18 in merito al pascolo del bestiame. Notaio Francesco Maria Ferrari, cancelliere di Gordona.
Registro cart., cc. 32 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 8

9. Grida.
1768 dicembre 10, Chiavenna, "ex palatio juris"
Giovanni Marugg, commissario reggente di Chiavenna, su istanza della comunità di Gordona, avendo detta comunità deliberato la vendita dei pascoli di sua proprietà esistenti nel "monte della Brusada" e "prato Pincé, Montello e monte de Gualdi", emette pubblica grida rivolta alle persone che possono avere diritti o pretese da vantare su tali pascoli affinché producano le loro ragioni entro il termine di giorni sei, trascorsi i quali chiunque sarà autorizzato a fare la propria offerta di acquisto al console di Gordona. Torricella Balbiani, delegato, si sottoscrive.
Atto singolo cart., cc. 2 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 9

10. "Grida per la pesca della Mera 1769".
1769 settembre 22, Chiavenna
Federico de Salis, commissario reggente di Chiavenna, su istanza di Antonio de Salis e di Anton Ercole Sprecher Pestalozzi, eredi del fu Antonio de Salis, e di Giambattista Stampa, di Fabio Paravicini, di Francesco Foichi, di Lelio de Peverello, eredi del fu Ottavio Pestalozzi, e di altri compadroni della pescagione del "ruso", emette grida relativa al divieto dalla festa di San Michele sino a tutto dicembre dell'anno corrente di divertire dalle fontane le acque del fiume Mera, di "fare sugarole e voltare rami", di girare lungo il fiume con "guade, fresne, fodighi ed altri simili arnesi piscatorii", di pescare con la canna e comunque pregiudicare le ragioni del ruso nel fiume Mera, sotto pena di scudi 15 oltre alla perdita della trota pescata ed eventualmente venduta ed al risarcimento dei danni. Filippo Pestalozza, luogotenente, si sottoscrive. Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 2 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 10

11. "Memoriale e decreto per la comunità di Gordona, Menarola".
1770 settembre 19, Davos
I signori delle Tre leghe accolgono la richiesta delle comunità di Gordona e Menarola di poter eleggere e tenere preti forestieri in mancanza di candidati idonei del paese, fatte salve le iniziative atte a favorire questi ultimi. Giovanni Antonio de Pelizzariis, cancelliere e attuario della federazione delle Dieci Giurisdizioni.
Atto singolo cart., cc. 2 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 11

12. "Pubblica crida e commandamento"
[1778] luglio 6, Chiavenna
Martino de Treppi di Spluga, commissario reggente di Chiavenna, su istanza di Giovanni Battista Bottagiso e Giovanni Genico, riscossori del dazio delle Tre Leghe nel contado di Chiavenna, emette grida regolante in 16 punti la riscossione del dazio su ogni mercanzia spedita tanto dai sudditi delle Tre Leghe che dai forestieri nel contado di Chiavenna, con relative pene per i trasgressori. Il commissario si sottoscrive. Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 22
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 12

13. Grida.
1791 ottobre 7, Chiavenna
Francesco Conrado de Baldenstein, commissario reggente di Chiavenna, su istanza di Giovanni Cotrigino, conduttore di buona parte delle ragioni del "ruso donicho", unitamente ai restanti conduttori e comproprietari, emana grida per proibire la pesca nel fiume Mera "nel distreto del ponte de cari e sino in bocca di Mera sia fino al lago" con qualsiasi tipo di strumento che non sia la canna a partire dal 7 ottobre del 1791 sino al mese di dicembre dello stesso anno, sotto pena di scudi 50 d'oro. Il commissario si sottoscrive. Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 2 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 13

14. "Conventionis instrumentum".
1792 febbraio 11, Gordona, "nella sala terranea e sotto alla casa parrocchiale"
Gaudenzio fu Antonio Tavasci, console di Gordona, e i suoi uomini di consiglio in rappresentanza dei rispettivi quartieri stabiliscono delle convenzioni con Giovanni Antonio Giacometti di Cosogno del lago Maggiore, agente per sé ed a nome dei suoi compagni compratori di un bosco sopra il torrente Schisone in Prata e desiderosi di condurre il loro legname attraverso il fiume Mera sino al lago di Como, affinché tale trasporto venga effettuato senza danno per la comunità di Gordona. Francesco Maria fu Giangiuseppe Ferrari, di Gordona, notaio di Chiavenna.
Atto singolo cart., cc. 8 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 14

15. "Gride per la riforma delle partite dell'estimo".
1792 gennaio 26 - 1792 febbraio 14
Francesco Conrado di Baldenstein, commissario reggente di Chiavenna, su richiesta di Gaudenzio fu Antonio Tavascio, console di Gordona, allo scopo di regolamentare gli abusi in materia di estimi, emette gride, con relative sanzioni per i trasgressori, comprendenti l'obbligo di notificare eventuali cambi di proprietà di terreni, di denunciare al regolatore dell'estimo di Gordona i terreni infruttiferi o invasi dalle acque con relativa perizia e l'obbligo per i proprietari di terreni siti in comune di Gordona ma allibrati all'estimo di Chiavenna e soggetti alle tasse della giornata per le riparazioni da farsi ai fiumi, di provvedere alla perizia delle eventuali detrazioni per danni subiti, sottoponendosi per il resto alla normale tassazione. Paolo Parravicini de Pestalozzi, delegato, si sottoscrive. N. 4 documenti: 2 originali e 2 copie semplici.
Fascicolo cart., cc. 31 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 15

16. "Progetto finale del modo di appianare le differenze che formavano l'ogetto delle sessioni tenute colli signori delegati della Repubblica Reta".
1792
I delegati del governo grigione formulano un progetto finale in diversi articoli inerente la definizione dei rapporti fra le Tre Leghe dominanti e le provincie suddite di Valtellina e contadi nel rispetto degli statuti del capitolato di Milano e del trattato di amicizia perpetua del 1639 settembre 3. Detti delegati si sottoscrivono. Copia semplice.
Atto singolo cart., cc. 8 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 16

17. "Instrumento di acordio"
1796 novembre 2, Gordona, "nella casa di abitazione dell'arciprete Garzelli"
Domenico Battistessa fu Giambattista, console, e Antonio Mastai fu Lorenzo, deputati della comunità di Gordona, stabiliscono dei patti e delle convenzioni con Andrea Ste di Valle Sorsette della comunità di Riam (Grigioni), mastro, per la costruzione di una strada transitabile con bestiame e carichi di foglia e fieno "dalla capella a Casleto venendo per il sasso verso Montano fino alle terze piante di castano poco lontano dalla valle detta delle aigole ove vie un sentiero vechio" per il prezzo di filippi 350 da parpagliole 56 per filippo e mercedi diverse. Luca Gatti fu Pietro Francesco di Pavia, abitante a Gordona, notaio del contado di Chiavenna. Segue confesso 1798 gennaio 6 di Andrea Ste, muratore, attestante la riscossione dei pagamenti pattuiti. Lo Ste si sottoscrive.
Atto singolo cart., cc. 5 num. rec.
Classificazione: 1.1
Segnatura: cart. 1, s. I, fasc. 17