
Parrocchie valtellinesi e valchiavennasche
La prima notizia attestante l'esistenza della chiesa dei S.S. Cosma e Damiano
si trova in un repertorio della massa capitolare dei canonici di Mazzo del
1257. Detta chiesa, già fatiscente ai tempi del Ninguarda, fu rifatta
nel 1775 e nuovamente restaurata nel 1877. Divenne parrocchiale, con territorio
smembrato da Mazzo, nel 1670.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 125-126.
ANTONIOLI, Archivi storici.
ANTONIOLI, I rapporti.
VARISCHETTI, Sernio.
Non si conosce l'epoca esatta della costruzione della chiesa dei Santi Fabiano
e Sebastiano della frazione di Rogorbello. Essa fu consacrata da mons.
Francesco Bonesana nel 1697 ma già precedentemente fungeva da vicecura
di Vervio. Nel 1940 è stata eretta in parrocchia con territorio
smembrato da Vervio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 123.
ANTONIOLI, Archivi storici.
Antichissima è l'origine della chiesa dei SS. Gervasio e Protasio in
Bormio. In un diploma dell'anno 824 l'imperatore Lotario I confermava la
dipendenza delle chiese battesimali di Bormio, Mazzo e Poschiavo dal vescovo di
Como. La supremazia della chiesa di Bormio su quelle del territorio della
pieve, corrispondente alla circoscrizione del contado, viene confermata anche
da un atto dell'anno 1100 dove compaiono per la prima volta l'arciprete e un
capitolo di canonici.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 135-143.
BOZZI, Piccola.
PECCEDI, Le origini.
La plebana collegiata di Sondrio è di antichissima fondazione. Non si
conosce l'epoca esatta della sua erezione, tuttavia esiste un primo termine
certo in un atto risalente all'8 ottobre 1100, rogato da Cumberto notaio del
sacro palazzo, dove compare il "presbiter" Giovanni Alberto con quattro
canonici. Nel 1328, grazie ad un privilegio concesso da papa Giovanni XXII, la
pieve di Sondrio e quelle di Ardenno e Tresivio furono dichiarate libere e non
soggette ad alcuno. La collegiata di Sondrio è di nomina vescovile e da
essa dipendono le parrocchie di Albosaggia, Caiolo, Castione, Andevenno,
Spriana, Torre, Chiesa, Caspoggio e Lanzada.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 73-80.
LEVI, La chiesa.
PARAVICINI, La Pieve.
La separazione da Tresivio potrebbe risalire già agli anni tra il 1487 e
il 1490, allorché ne venne agitata la causa. L'autonomia fu
definitivamente sancita nel 1909. La chiesa fu consacrata nel 1487 ma venne
ricostruita a partire dal 1643 e decorata con stucchi e affreschi nel corso del
Settecento.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 96-98.
CARUGO, Tresivio.
La parrocchia fu eretta nel 1624 con territorio smembrato da Sondrio. La
chiesa, esistente già prima del Quattrocento, fu ricostruita nel 1644 e
consacrata nel 1668. Dal 1963 è in funzione il nuovo tempio dedicato
alla Madonna degli Alpini iniziato nel 1944.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 81-82.
CANETTA-CORBELLINI, Valmalenco.
La prima notizia circa l'esistenza della chiesa di S. Lorenzo ad Oga la
rileviamo dal calendario delle stazioni capitolari di Bormio del 1402. Il
Bardea ci informa che nel 1532 la chiesa e la casa del andarono distrutte da un
incendio con i documenti che conservava. La chiesa veniva ricostruita nel 1584
e in tale occasione si stipulava una convenzione perché vi fosse un
sacerdote residente. Fu eretta in parrocchia con rogito del not. Carlo Andrea
Bellio del 16 dicembre 1632. L'attuale chiesa è stata consacrata nel
1937.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 144.
BOZZI, Piccola.
La chiesa dei SS. Martino e Giorgio esisteva già nel XV sec.,
perché nel 1499 aveva un prete beneficiale. Nel 1522 fu rimaneggiata e
consacrata sei anni dopo da Francesco Ladino, vescovo di Lodi. Fu poi
ulteriormente rimaneggiata nei due secoli successivi. Divenne parrocchia nel
1886, ma cento anni dopo, a motivo del progressivo spopolamento, veniva
costituita una nuova entità parrocchiale comprendente anche Pianazzo.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
La chiesa di S. Martino di Pedenosso è ricordata per la prima volta
negli statuti di Bormio del 1334. Nel 1453 veniva concesso ai vicini della
Valdidentro di avere un cappellano residente a Pedenosso e tale concessione
venne confermata nel 1571 dal vescovo di Como Gianantonio Volpi. La vera
separazione da Bormio e l'erezione in parrocchia avvenne solo nel 1624 con
decreto rilasciato in Tresivio da mons. Sisto Carcano. Erano poste sotto la sua
giurisdizione le comunità di Isolaccia, Semogo e Trepalle.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 153-154.
BOZZI, Piccola.
STERLOCCHI, La Chiesa.
L'antica chiesetta era già dotata di fonte battesimale nel primo
Cinquecento. Vicaria curata nel Settecento, fu eretta in parrocchia dal vescovo
Carsana il 17 novembre 1886. Ad Arigna, nel 1963, veniva aggregata anche la
frazione Briotti. L'antica chiesa di S. Matteo a valle, angusta e lontana
dall'abitato, fu sostituita con la chiesa di S. Carlo, edificata nel 1623 e
ampliata nel 1867.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pag. 96.
"Vicende orobiche (Ambria, Boffetto, Piateda e Sazzo)".
La località di Dubino viene citata la prima volta in un privilegio di
Anghelberto del 880 relativo all'assegnazione di fondi al monastero di S.
Ambrogio di Milano. La parrocchia fu eretta nel 1639. La chiesa parrocchiale fu
edificata nel 1736 e consacrata nel 1882. Nel 1986 vi è stata unita la
parrocchia di Maria Immacolata di Monastero.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 23-24.
FATTARELLI, La sepolta.
Vice-parrocchia per decreto Archinti del 1609, Madesimo divenne parrocchia nel
1886 con territorio smembrato da Campodolcino. L'antica chiesa, consacrata nel
1528, venne ampliata nel XVII sec. ed interamente rifatta nel 1946.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
Tresivio fu in epoca medioevale uno dei centri di maggiore importanza della
Valtellina. Infatti per molti anni, durante il periodo visconteo e sforzesco,
fu sede del tribunale supremo di valle e del capitano generale. Già
prima del 1200 era plebana come è attestato da un privilegio concesso da
papa Giovanni XXII. La parrocchiale risale al XIII secolo, ma venne
radicalmente trasformata nei secoli XVII e XVIII. Fra le numerose chiese
sussidiarie merita di essere ricordato il monumentale santuario della Santa
Casa di Loreto, eretto nel corso del XVII secolo.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 86-88.
CARUGO, Tresivio.
Già vicecura di Berbenno dal 1662, fu eretta in parrocchia il
17.11.1886. Anticamente fungeva da parrocchiale l'alpestre chiesa di S.
Margherita "alla corna", indi la chiesa costruita al piano sul finire del
Settecento. Nel 1925 don Folci dava inizio al Santuario del Divin Prigioniero,
consacrato dal vescovo Macchi nel 1936.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 71.
La chiesa già esistente nel Seicento, fu rinnovata nel 1674 e abbellita
nel 1852. Venne eretta in parrocchia nel 1886 ma, a seguito del totale
spopolamento, è stata soppressa nel 1986 e annessa a quella di Campo
Mezzola.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
MASSERA, Appunti.
MASSERA, Un antico.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
Entità parrocchiale costituita il 16/7/1986 con l'unione delle
parrocchie di Piateda al Monte (eretta nel 1589 con territorio smembrato da
Tresivio), Piateda al Piano (eretta il 16 novembre 1934) e Ambria (eretta il 17
novembre 1886).
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p.90.
Il santuario, edificato nel 1598 sul luogo della chiesa costruita nel 1510 dopo
l'apparizione, fu consacrato dal vescovo Archinti nel 1615. La parrocchia fu
eretta nel 1648.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
CERFOGLIA, Il Santuario.
CROLLALANZA G., Notizie.
GERONIMI, Il Santuario.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
Vice-parrocchia dal 1813, fu eretta in parrocchia nel 1886 e riunita a S.
Lorenzo di Chiavenna nel 1986. L'attuale chiesa è stata costruita nel
1891 nel luogo della precedente.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1964.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta nel 1592 con territorio smembrato da Ardenno. La chiesa
del sec. XIV venne ampliata e consacrata nel 1614. Caratteristica è la
consistente emigrazione a Roma di cui si conservano testimonianze
nell'archivio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 52.
La parrocchia fu eretta dal vescovo Archi nel 1923 con territorio smembrato da
Chiesa. Il santuario fu eretto nel 1670 e condacrato nel 1804.
Riferimenti bibliografici
La parrocchia fu eretta nel 1731 con territorio smembrato da Rogolo. La chiesa
fu consacrata il 26 giugno 1780.
Riferimenti bibliografici
FATTARELLI, La sepolta.
La parrocchia fu eretta il 14.7.1624 con territorio smembrato da Sondrio. In
data 19.9.1975 ha incorporato <<Cagnoletti>>, frazione del comune
di Torre, in passato sempre aggregata alla collegiata di Sondrio. La chiesa,
del XV sec., fu consacrata il 25.4.1415. Attorno al 1620 fu ricostruita e
riconsacrata nel luglio del 1624.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 81.
Di una chiesa dedicata a S. Maria si fa cenno già nel 1402 nel
calendario delle stazioni capitolari di Bormio. La stessa fu rifatta o
rimaneggiata negli anni successivi poiché, nel 1467, il vescovo di Como
Branda de Castiglioni esortava i fedeli a finire la costruzione. Il 17
settembre 1469 era consacrata dal vescovo Paganino e il 19 agosto 1477 veniva
eretta in parrocchia con territorio smembrato da Bormio. L'attuale edificio
è stato rifatto tra il 1697 e il 1699.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 155-156.
"Storia di Livigno dal Medioevo al 1797".
BOZZI, Piccola.
La cura di Talamona venne costituita in parrocchia, con smembramento da
Morbegno, il 14 agosto 1375, rog. Martinolo de Susani, notaio vescovile di
Como. Il vescovo Lazzaro Carafino la eresse in prepositura il 12 giugno 1629,
rog. Francesco Padavino. Successivamente, con bolla papale di Clemente XIII, fu
elevata al titolo di arcipretale e collegiata, in data 15 marzo 1793. è
stata sede di vicariato foraneo ed è riconosciuta quale matrice dalle
chiese parrocchiali di S. Agostino di Campo e di S. Barnaba di Tartano.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 46-48.
TURAZZA, Talamona.
La chiesa del XV sec. fu consacrata nel 1537 da Antonio da Melegnano. La
parrocchia fu eretta il 19 maggio 1656 dal vescovo Carafino con territorio
smembrato da Tirano.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 114-115.
La chiesa, costruita nel 1652, divenne vicecura nel 1678 e fu eretta in
parrocchia nel 1886. Dal 1986 vi è stata aggregata la soppressa
parrocchia di S. Bernardo ai Monti.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta dal vescovo Macchi nel 1935 con territorio smembrato da
Sondrio. Le frazioni di Caparé e di Soi (o Menesatti), già
dipendenti dall'arcipretura di Montagna, furono aggregate alla nuova parrocchia
unitamente alla frazione di Arquino. La chiesa è del sec. XVI. Fu
ristrutturata nel Settecento.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 80.
Il locus et fundus di Leucillo o Leuzolo o Lecini che troviamo in atti
del 998, 1035 e 1092, doveva comprendere, secondo il Salice, le località
di Cillio, Vico, Villa, Vercelli (Veceia), alle quali, intorno al 1100, il
vescovo Alberico unì la "villa nova", che diverrà poi Novate.
Allo stato attuale delle ricerche non si è ancora appurata la data di
fondazione della parrocchia. Antecedentemente al 1761 tutti i sacerdoti aventi
in cura la comunità di Novate che comprendeva anche Codera, Campo e
Verceia, sono qualificati col titolo di vicecurato. Nel 1772 venne elevata a
prepositura.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
MASSERA, Appunti.
MASSERA, Un antico.
MASSERA-BENETTI A.-BENETTI L., La Chiesa.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
Vicecura di Gordona dal 1641, fu eretta in parrocchia nel 1886. La chiesa del
1607 fu ricostruita nel 1718 e ampliata e decorata negli anni 1891-1892.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1920.
SALICE, La pieve.
SALICE, Le chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
Già vicecura a partire dal 1470, fu eretta in parrocchia nel 1602 con
territorio smembrato da Ardenno. La chiesa fu costruita a partire dal 1665 e
consacrata nel 1706.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 59.
PEROTTI, Morbegno.
Già vice cura a partire dal 1511, Tiolo divenne parrocchia nel 1907 con
territorio smembrato da Grosio. La chiesa, edificata nel corso del XV sec., fu
devastata da un incendio nel 1618 e fu consacrata nel 1624.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 129.
ANTONIOLI, Archivi storici.
La chiesa fu edificata nel 1773 ed ampliata nel 1914. Divenne parrocchia nel
1947, con territorio smembrato da Campodolcino ma a seguito del progressivo
spopolamento la parrocchia è stata soppressa nel 1986.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
Il toponimo originario della località era Marzalenico e in tal modo
è citata in un atto del 1260. In seguito mutò il nome in
Monastero a motivo della presenza di una istituzione religiosa forse legata
agli Umiliati. La chiesa attuale fu edificata nel 1698. La parrocchia, eretta
nel 1639, è stata aggregata a quella di Dubino con decreto del 1986.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 24.
FATTARELLI, La sepolta.
Distrutta l'antica Piuro nel 1618, il titolo di parrocchia di S. Cassiano fu
trasferito dal 1618 al 1664 all'antica chiesa di S. Abbondio di Roncaglia. A
seguito della ricostituzione della parrocchia di Piuro presso la chiesa di
Prosto, S. Abbondio ne divenne vicaria fino al 1886, anno della erezione in
parrocchia. La nuova chiesa è stata consacrata nel 1976.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
SCARAMELLINI, Chiese.
Antichissima è la chiesa di S. Abbondio di Semogo di cui si ha notizia
in un documento del 1328 del notaio bormino Giacomino Manere. La vicinia di
Semogo inoltrò domanda al vescovo di Como, in data 13 marzo 1615, per
ottenere la separazione dalla cura di S. Martino di Pedenosso dalla quale
dipendeva direttamente su delega dell'arciprete di Bormio. Tuttavia, a motivo
di alcune questioni di carattere economico, l'effettiva erezione in parrocchia
fu sancita solamente il 18 agosto 1624, anno in cui fu eletto parroco
Sebastiano Raison di Premadio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli Atti della visita pastorale di Feliciano
Ninguarda...", pp. 154-155.
BOZZI, Piccola.
SOSIO, Semogo.
Già antica vicecura della pieve di Villa, fu eretta in parrocchia il 26
marzo 1640 dal vescovo Carafino. L'antica chiesa quattrocentesca fu ampliata in
senso trasversale, rispetto alla precedente, a partire dal 1630.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 108-110.
La parrocchia fu eretta nel 1652 con territorio smembrato da Teglio. La chiesa
di S. Abbondio in Boalzo fu sede della parrocchia fino al 1932, quando,
consacrata la nuova chiesa dedicata a S. Michele, in località Tresenda,
vi fu trasferita anche la sede.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 102-103.
GARBELLINI, La chiesa.
GARBELLINI, S. Pietro.
GARBELLINI, Tellina.
La parrocchia fu eretta nel 1590 con territorio smembrato da Delebio. La
chiesa, costruita al principio del sec. XVI, fu ultimata nel 1540. A partire
dal Settecento è stata restaurata ed abbellita con affreschi in
più riprese. Attualmente funge da amministratore parrocchiale il
prevosto di Andalo presso la cui sede sono conservati i registri anagrafici
correnti.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 11.
FATTARELLI, La sepolta.
La prima notizia attestante l'esistenza della chiesa di S. Agata l'abbiamo in
un testamento del 1328, conservato presso l'archivio di Mazzo. Fu vicecura
della plebana di S. Stefano già a partire dal Cinquecento ma divenne
parrocchia solamente nel 1647.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 123.
ANTONIOLI, Archivi storici.
Dopo il distacco di Talamona da Ardenno, avvenuto nel 1375, la chiesa di S.
Agostino di Campo rimase soggetta a Talamona fino al 1886 quando, con decreto
del vescovo Pietro Carsana, fu elevata a parrocchia.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 48-49.
TURAZZA, Talamona.
La parrocchia fu eretta nel 1454 con territorio smembrato da Berbenno. Essa
aveva sotto la sua giurisdizione anche la frazione di Spinedi, situata oltre
l'Adda sul versante retico, la quale in epoca successiva fu aggregata alla
parrocchia di Postalesio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 72.
La prima notizia attestante l'esistenza della chiesa di S. Alessandro la
troviamo nel repertorio della massa capitolare di Mazzo del 1257. Fu vicecura
della plebana di S. Stefano già a partire dal 1450 e divenne parrocchia
il 7 settembre 1598, rogito Paolo Somiliana, canceliere vescovile. Nel 1688 il
titolo di parrocchiale passò alla nuova chiesa dedicata alla B. V.
Assunta e nel 1785 venne elevata al titolo di prepositura.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 124.
ANTONIOLI, Archivi storici.
SOSIO, Lovero.
Traona si staccò dall'antica Olonio nel 1441. Nel 1664 fu elevata in
prepositura, nel 1780 è arcipretura. La chiesa fu ampliata nel 1611 e
consacrata nel 1690 .
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 26-29.
FATTARELLI, La sepolta.
LIBERA G., Cronistoria.
Nel 724, sotto Liutprando, Regoledo con Cercino e Valmasino erano assegnate al
vescovo di Pavia; più tardi passarono al monastero di S. Ambrogio in
Milano. La parrocchia fu eretta il 15 aprile 1800. La vecchia chiesa
parrocchiale, ormai fatiscente, fu demolita nel 1921. L'attuale edificio,
ultimato nel 1866, fu consacrato nel 1931.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 19-20.
La "ecclesia de Summolego" nominata nel 1295 nelle Rationes decimarum di
papa Bonifacio VIII deve essere identificata, secondo gli studi storici
più recenti, con quella di S. Andrea del Ronco di Era. Venne eretta in
parrocchia nel 1886 e nel 1910-1911 si è riedificata al piano la nuova
parrocchiale.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1920.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
La cura di Civo si staccò da Ardenno probabilmente solo nel sec. XVI e
l'erezione in parrocchia avvenne solo nel 1616 con smembramento da Caspano.
L'attuale chiesa, portata a compimento nel 1667, fu consacrata nel 1697.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 59.
FATTARELLI, La sepolta.
Dal calendario delle stazioni capitolari della collegiata di Bormio sappiamo
che già nel 1402 esisteva la chiesa di S. Maria di Piatta, poi dedicata
a S. Anna. Nel 1675 Piatta non aveva ancora un sacerdote residente, ma era
servita da un canonico del capitolo di Bormio e per tale motivo si
determinò la costruzione di una abitazione per il beneficiale. Divenne
vicecura con decreto del 29 settembre 1718 e fu eretta in parrocchia, con
smembramento da Bormio, dal vescovo Pietro Carsana il 17 novembre 1886.
L'antica chiesa medioevale fu rifatta nel 1797 e l'attuale chiesa parrocchiale
fu costruita, non nello stesso luogo della prima, fra il 1926 e il 1930.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p.144.
BOZZI, Piccola.
La parrocchia di Trepalle attualmente appartiene al comune di Livigno, ma
anticamente dipendeva sia civilmente sia religiosamente da Pedenosso. Ai tempi
del vescovo Ninguarda (1588-1595) non c'era ancora la chiesa e forse nemmeno il
paese, che si formò da quelle famiglie di Pedenosso che iniziarono a
risiedervi non solo nei mesi estivi ma per tutto l'anno. Nel 1648, alla vicinia
di Trepalle fu concessa l'autorizzazione per la costruzione di una chiesa in
onore di S. Anna e nel 1690 fu data la facoltà di battezzare e
seppellire in loco. La parrocchia fu eretta nel 1783 con territorio smembrato
da Pedenosso. L'attuale edificio fu edificato nel 1924.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 25.
"Storia di Livigno dal Medioevo al 1797".
"Trepalle".
BOZZI, Piccola.
La parrocchia venne eretta nel 1901 con territorio smembrato da Bianzone. In
luogo dell'antica chiesa dedicata a S. Bernardo abate, fu edificata l'attuale
intitolata a S. Antonio. In assenza di popolazione residente è stata
riunita aequeprincipaliter con Bianzone con decreto vescovile del 13/6/1958.
Riferimenti bibliografici
SOSIO, Bianzone.
La chiesa fu eretta nel 1667. Vicecura dal 1667, divenne parrocchia nel 1886. A
motivo della diminuzione della popolazione residente, nel 1986 la parrocchia
è stata unita a quella di Mese.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta nel 1921 con territorio smembrato da Stazzona di Villa.
La chiesa è del sec. XVI e venne consacrata nel 1614.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 108.
La chiesa di S. Antonio, vicecura già dal 1523, fu costituita in
parrocchia nel 1886. Dal 1950 è officiata come comparrocchiale la nuova
chiesa edificata al piano della Selvetta e dedicata a Maria Ausiliatrice; a
Rodolo, infatti, risiedono stabilmente solo una ventina di persone.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 72.
La chiesa di Savogno dedicata a S. Antonio abate e a S. Bernardino da Siena fu
consacrato il 17/9/1465. Eretta in vice cura nel 1617, divenne parrocchia nel
1886. A causa della diminuzione della popolazione residente, nel 1986 la
parrocchia è stata soppressa ed aggregata a quella di Borgonuovo
(già Roncaglia).
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
CERFOGLIA, La prima.
GIORGETTA R., Ricerche.
SCARAMELLINI, Chiese.
La chiesa è degli inizi del sec. XV, e fu consacrata nel 1424. La
parrocchia fu eretta nel 1624. Nel 1986 è stata unita alla parrocchia di
Rasura.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 22.
La parrocchia fu eretta il 16 febbraio 1425 con territorio smembrato da
Berbenno. Nel corso del Settecento ad essa fu aggregata anche la frazione di
Spinedi appartenente in precedenza alla parrocchia di Cedrasco. L'attuale
parrocchiale, eretta dalle fondamenta nell'anno 1700 e consacrata nel 1780,
assunse il titolo parrocchiale al posto dell'antica chiesa di S. Martino del
sec.XIII.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 67.
La chiesa di S. Barnaba in Tartano, già vice-parrocchia con tutti i
diritti parrocchiali, fu eretta ufficialmente in parrocchia, con smembramento
da Talamona, il 17 novembre 1886 dal vescovo di Como Pietro Carsana.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 49.
TURAZZA, Talamona.
La parrocchia, costituitasi con territorio smembrato da Ardenno, esisteva
certamente già nel 1352. La chiesa del XII sec., consacrata dal vescovo
Euniano il 29 maggio 1355, era di dimensioni ridotte e fu abbattuta e
riedificata nel 1527 e ampliata nei sec. XVII e XVIII.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 54-55.
LIBERA G., Cronistoria.
Antica "domus" degli Umiliati, fu eretta in parrocchia nel 1629 con territorio
smembrato da Chiuro. La chiesa attuale risale al 1797 e dell'antica struttura
si conserva unicamente il rosone sulla facciata e il campanile romanico.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 98-99.
CARUGO, Tresivio.
La parrocchia si staccò da Berbenno il 10 giugno 1624. La chiesa
è già documentata nel 1452, e risale forse al secolo precedente.
Venne ristrutturata tra il 1618 e il 1624.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...".
CARNOVALI, La parrocchia 1986.
La parrocchia si staccò da Morbegno nel 1453.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 46.
Si ignora la data di istituzione della parrocchia, già rettoria nel
1321. L'attuale chiesa (la terza di cui si ha memoria) fu eretta nel secolo
XVIII e consacrata dal vescovo Rovelli nel 1796.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 22-23.
ACQUISTAPACE, Le pergamene.
RUFFONI, Gerola.
RUFFONI, Le pergamene 1970.
RUFFONI, Le pergamene 1980.
La parrocchia, posta sopra i vigneti di Maroggia, si staccò da Berbenno
nel 1624. La chiesa, già unita al locale cenobio benedettino, fondato
nel 1292, era dedicata a S. Benedetto. Nel corso del XV sec. vi
soggiornò S. Benigno de' Medici, più noto localmente come S.
Bello, in seguito eletto a santo titolare della parrocchia.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 65-66.
CARNOVALI, La parrocchia 1988.
CROTTOGINI, Il Priorato.
La chiesa è del XV sec., divenne rettoria nel Settecento e parrocchia
nel 1947. Nel 1986 la parrocchia è stata soppressa e riunita a quella di
S. Lorenzo in Chiavenna.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1964.
SCARAMELLINI, Chiese.
La chiesa di S. Bernardo esisteva già nel 1189. Vicecura nel 1668 e
parrocchia nel 1886, a causa del progressivo diminuire della popolazione
residente, è stata soppressa nel 1986 e aggregata a quella di Olmo.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta nel 1937 con territorio smembrato dalla collegiata di
Sondrio. La chiesa è del XVII secolo.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 79.
Staccatasi da Berbenno nel 1595 e riconosciuta come vicecura nel 1624, venne
eretta in parrocchia dal vescovo Carsana nel 1886.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 71.
La parrocchia di Faedo fu eretta dal vescovo Carafino nel 1629 con territorio
smembrato da Montagna. Nel 1983 la sede parrocchiale fu trasferita sul
fondovalle in località Busteggia dove, a partire dal 1967, è
aperta al culto una nuova chiesa dedicata a S. Francesco.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 92.
SOSIO-PAGANONI, Albosaggia.
La parrocchia fu eretta il 3 dicembre 1429 con smembramento dall'antica matrice
di Olonio e non da Cosio come alcuni storici sostengono. La chiesa, di antica
costruzione, fu consacrata il 25 novembre 1638 e nel 1769 fu insignita del
titolo di collegiata.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 11-18.
FATTARELLI, La sepolta.
FISTOLERA, Delebio.
Nominato nel 1108 come S. Cassiano "de Arona", poi S. Cassiano in Bosco,
attualmente S. Cassiano Valchiavenna. La chiesa, già esistente nel 1178,
fu restaurata a più riprese tra il Seicento e l'Ottocento e venne
travolta dal torrente Vallaccia nel 1887. La chiesa attuale è stata
consacrata nel 1971. La parrocchia venne costituita nel 1857 con territorio
smembrato da Chiavenna.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1964.
SCARAMELLINI, Chiese.
La chiesa di S. Caterina fu eretta in parrocchia da Sisto Carcano, nel 1624,
con territorio smembrato da Tresivio. L'edificio, già esistente nel sec.
XVI, fu ampliato e restaurato nel corso dei secc. XVII e XVIII.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 88-89.
"Splendore di Santa Caterina".
"Vicende orobiche (Ambria, Boffetto, Piateda, Sazzo)".
SIMONELLI-PACE-GARBELLINI, Al Bufèt.
La chiesa fu edificata nel 1687 e consacrata il 12 ottobre 1894. Fu eretta in
parrocchia nel 1863 con territorio smembrato da Caspano. Con decreto vescovile
del 1938, mons. Macchi distaccava la parrocchia dal vicariato di Caspano e la
aggregava al vicariato di Ardenno.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p.56.
La chiesa di S. Caterina, iniziata nel 1354, venne consacrata nel 1421. Con la
posa della prima pietra veniva conferito alla popolazione di Albosaggia il
diritto di juspatronato. Nel 1377, Giovanni de Bonomini, vicario generale del
vescovo Enrico Sessa, la erigeva in vicecura e nel 1676 si staccava
definitivamente da Sondrio e veniva elevata a prepositurale e collegiata.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 83-84.
ANTONIOLI, Archivio parrocchiale.
CAVALLARI, La chiesa.
CAVALLARI, Un placito.
MANARESI, Il placito.
SOSIO - PAGANONI, Albosaggia.
Eretta in vice parrocchia dal vescovo Bonesana nel 1704, fu staccata da Novate
ed elevata a parrocchia nel 1886 dal vescovo Carsana. La nuova chiesa, iniziata
nel 1955, fu consacrata nel 1960.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
MASSERA, Appunti.
MASSERA, Un antico.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
La costruzione della chiesa di S. Cristina viene fatta risalire all'XI secolo.
Fu ampliata prima della sua erezione a parrocchia avvenuta nel 1641. A seguito
del progressivo spopolamento la parrocchia veniva soppressa il 16 luglio 1986 e
riunita alla antica matrice di Villa di Tirano.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 110.
La chiesa parrocchiale di S. Eufemia venne consacrata nel 1117 dal vescovo
Guido Grimoldi. La pieve di Teglio compare citata per la prima volta in un atto
del 1161 dove papa Alessandro III prendeva sotto la sua protezione il monastero
di S. Benedetto d'Oltirone con i relativi possedimenti siti nella diocesi
comasca.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 100-102.
GARBELLINI, La chiesa.
GARBELLINI, S. Pietro.
GARBELLINI, Tellina.
Prata compare già in un documento del 973. Vicinanza di Chiavenna, si
rese comune autonomo nel corso del sec. XIII. La chiesa di S. Eusebio,
già esistente nel 1178, fu trasformata nel XVII sec. e venne consacrata
nel 1648. Fu eretta in parrocchia prepositurale nel 1784.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1964.
SCARAMELLINI, Chiese.
In un atto del 1257, conservato presso l'archivio capitolare di Mazzo, è
attestata l'esistenza delle chiese di S. Martino in Vignale e di S. Eusebio,
che diverrà la chiesa parrocchiale di Grosotto. La cura della
comunità era affidata, in origine, ad un canonico della collegiata di
Mazzo. L'11 marzo 1452, Pietro Andriani, arciprete di Sondrio e delegato del
vescovo di Como Antonio Pusterla, concedeva alle terre subordinate alla pieve
di Mazzo la facoltà di eleggersi un sacerdote da sottoporre
all'approvazione dell'arciprete di Mazzo. L'atto di costituzione in parrocchia
viene steso nel 1625 dal not. Melchiorre Raimondi e nel 1690 viene elevata al
grado di prepositura.
Riferimenti bibliografici
"Grosotto. Appunti di storia".
"Grosotto. Piccola antologia storica".
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 126-127.
GIUSSANI, Il santuario.
SANTI, 500 anni.
I primi documenti attestanti l'esitenza della chiesa di S. Fedele risalgono al
1323, mentre la separazione da Ardenno fu sancita il 2 novembre 1440.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 60.
SOSIO, Buglio in monte.
La parrocchia fu eretta nel 1441 con territorio smembrato da Traona. L'antica
chiesa fu riedificata a partire dal 1591 ed ultimata alla fine del Seicento.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 28-30.
FATTARELLI, La sepolta.
La parrocchia di Pendolasco, tale era il nome originario prima di essere mutato
nel 1929 in quello attuale, fu eretta in parrocchia il 14 novembre 1514 con
territorio smembrato da Montagna. La chiesa, esistente già in quel
periodo, subì rifacimenti negli anni 1632, 1741 e 1898
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...".
"Pendolasco e l'oratorio di Gesù Cristo Salvatore o del S. Crocifisso".
Vice-parrocchia del 1676, fu eretta in parrocchia nel 1886 con territorio
smembrato da Novate. La chiesa, del sec. XV, fu ampliata nel 1724 e di nuovo
nel corso del Novecento ed è stata consacrata nel 1942.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
SCARAMELLINI, Chiese.
Paiedo compare come "de Pageriis" in atto del 1454 e come "de Palierio" nel
1501, il che, secondo il Salice, richiamerebbe la voce celtica "Paiarii", usata
nel significato di "participes, coeredes". La chiesa di S. Francesco, benedetta
nel 1605, fu rinnovata nel 1689 e fu eretta in parrocchia nel 1886. La
località da alcuni decenni non è più abitata
permanentemente, per cui , con decreto vescovile del 16 luglio 1986, la
parrocchia veniva soppressa e il relativo territorio veniva aggregato a Era.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1920.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia di Premadio fu eretta il 27 ottobre 1476 dal vescovo Branda de
Castiglioni, rogito not. Adalberto de Frumento, con territorio smembrato da
Bormio. Lo stesso vescovo consacrò nel 1480 la ricostruita chiesa di S.
Gallo che funse da parrocchiale fino al 1842, quando la sede fu trasferita
nella antica chiesa di S. Cristoforo al centro del paese.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 152-153.
Il 30 giugno 1423 la chiesa di S. Giacomo in Grania veniva eretta in cura con
territorio smembrato da S. Eufemia di Teglio. La chiesa, costruita nel corso
del XIV sec., veniva consacrata nel 1537 e, a seguito di vari restauri, fu
riconsacrata nel 1796. Nel 1660 veniva fondato il beneficio parrocchiale e nel
1684 la cappellania dei S.S. Sebastiano e Giorgio. Il 14 novembre 1941 la
parrocchia veniva elevata alla dignità di prepositura con decreto del
vescovo Macchi.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 103-104.
GARBELLINI, La chiesa.
GARBELLINI, S. Pietro.
GARBELLINI, Tellina.
La parrocchia fu eretta nel 1633 con territorio smembrato da Caspano. La
chiesa attuale fu iniziata nel 1654 e consacrata il 31 maggio 1674.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp.58-59.
CERFOGLIA, Roncaglia.
LIBERA G., Cronistoria.
La chiesa fu edificata nel 1667, divenne vicecura nel 1695 e fu eretta in
parrocchia nel 1886. A motivo del progressivo spopolamento, nel 1986 la
parrocchia è stata soppressa ed unita a quella di Bette o S. Fedele di
Chiavenna.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1964.
SCARAMELLINI, Chiese.
Rasura, vicecura nel 1368, divenne parrocchia nel 1619 con territorio smembrato
da Cosio. La chiesa fu costruita dal primo parroco Bartolomeo Maxenti nel 1636
e fu consacrata dal vescovo Carafino nel 1640. Nel 1986 vi è stata unita
la parrocchia di Pedesina.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 22.
La chiesa esisteva già nel 1119 e rimase l'unica chiesa esistente nella
valle fino al Quattrocento. Vicecura del 1460, fu eretta in parrocchia nel
1748.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
Vicecura di Mantello nel 1477, fu eretta in parrocchia di libera collazione nel
1696. La chiesa fu costruita nel 1692 e consacrata dal vescovo Mugiasca nel
1780.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 25.
FATTARELLI, La sepolta.
La parrocchia di Montagna fu eretta nel 1429 con territorio smembrato da
Tresivio di cui era vicecura e nel 1594 fu elevata al titolo di arcipretura.
Dalla sua giurisdizione si staccarono nel 1514 Pendolasco, nel 1624 Spriana e
nel 1629 Faedo.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 91-93.
"Montagna. Storia di una terra e della sua gente".
La parrocchia fu eretta nel 1805 con territorio smembrato da S. Matteo in Valle
di Morbegno. La chiesa, già esistente nel Quattrocento, fu rifatta nel
1605 e consacrata nel 1624. In considerazione della scarsità della
popolazione residente, nel 1986 la parrocchia è stata accorpata a quella
di Morbegno.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 45.
PEROTTI, Morbegno.
La chiesa di S. Giovanni Battista sorse probabilmente nel Cinquecento e fu
ampliata nel 1668. Divenne parrocchia nel 1886 e, a seguito dello spopolamento
della zona, è stata riannessa a Novate nel 1986.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
MASSERA, Appunti.
MASSERA, Un antico.
MASSERA-BENETTI A.-BENETTI L., La Chiesa.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
Già nel Quattrocento era cappellania alle dipendenze di Chiavenna, nel
corso del Cinquecento divenne vice-parrocchia e nel 1742 fu eretta in
parrocchia dal vescovo Cernuschi. La chiesa, costruita nel corso del XV sec.,
fu consacrata dal vescovo di Lodi Francesco Ladino nel 1528, ritrutturata nel
1727 e ingrandita nel sec. XIX.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta il 14.7.1624 con territorio smembrato da Sondrio. Al
posto dell'antica chiesa, esistente già nel Quattrocento, fu edificata
l'attuale nel 1659 e consacrata nel 1706.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 82.
BRADANINI, Lanzada.
Documentata già dal sec. XIII come "cappella" dipendente dai monasteri
di S. Dionigi di Milano e di S. Abbondio di Como, divenne parrocchiale in epoca
ignota, trasferendosi in fasi successive dalla chiesa di S. Martino a quella di
S. Pietro ed infine a quella di S. Giovanni Battista. Questo edificio, iniziato
nel 1517 e ricostruito nel Settecento, fu consacrato nel 1780. La soppressa
parrocchia di Arzo è stata accorpata a Morbegno nel 1986.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 34-45.
ORSINI, Storia.
PEROTTI, Morbegno.
La chiesa di S. Giovanni Battista, già ricordata dal Ninguarda, divenne
vicecura nel 1656 e fu eretta in parrocchia nel 1724 con territorio smembrato
da Sondalo.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 132-133.
ANTONIOLI, Archivi storici.
CECINI, Storia.
La parrocchia fu eretta il 9 giugno 1920 con territorio smembrato da S. Pietro
Samolaco e da S. Cassiano. La nuova chiesa parrocchiale fu edificata durante
l'ultima guerra mondiale, in sostituzione della precedente e consacrata dal
vescovo Macchi nel 1946.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
CLERICI, La parrocchia.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta il 19 settembre 1465 con territorio smembrato da
Ardenno. Dal 1721 il titolo di parrocchiale passò dall'antica chiesa di
S. Gregorio a quella di S. Giuseppe in Sirta. Dalla parrocchia dipende la
frazione alpestre di Sostila, ora disabitata, di cui si conserva un registro
dei battesimi.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...".
LIBERA L., La chiesa.
La chiesa di S. Giorgio, della cui esistenza si ha notizia in un atto del 1257,
era retta, ab antiquo, da un beneficiale alle dirette dipendenza
dell'arciprete di Mazzo. Questa situazione rimase tale fino al 12 marzo 1426
quando fu eretta in parrocchiale dal vescovo di Como Francesco Bossi. Nel 1641
venne elevata a prepositura e collegiata dal vescovo Lazzaro Carafino e, pochi
anni dopo, esattamente nel 1653, da essa si staccò la frazione di
Ravoledo formando una parrocchia autonoma. Il prestigio acquisito dalla
comunità civile e religiosa di Grosio otteneva tuttavia un
riconoscimento il 23 agosto 1664 dal nunzio apostolico Federico Borromeo. Egli
infatti scorporava la parrocchia di Grosio dalla plebana di Mazzo costituendola
in vicariato foraneo ed aggregandovi le comunità comprese fra Grosotto e
Le Prese. Nel 1818 il titolo di parrocchiale passò alla chiesa di S.
Giuseppe.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 128-130.
ANTONIOLI, Archivi storici.
ANTONIOLI-COPPA-GALLETTI, La chiesa.
La parrocchia fu eretta nel 1770. L'antico abitato, posto a mezza costa,
attualmente è abitato solo durante il periodo estivo. Gli abitanti,
scesi al piano, usano di fatto come parrocchiale la chiesa di S. Carlo in
località Selvetta.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 53-54.
La chiesa di S.Gottardo fu eretta in parrocchia nel 1649 con territorio
smembrato da Sondalo. L'attuale edificio fu costruito a partire dal 1837
essendo andato distrutto quello precedente a causa di una alluvione.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 133.
ANTONIOLI, Archivi storici.
CECINI, Storia.
La parrocchia fu eretta il 21/7/1624 dal vescovo Scaglia con territorio
smembrato da Montagna. La chiesa del sec. XV fu consacrata nel 1668 e ampliata
nel 1797 e nel 1893.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 93.
Ambria, già vicecura dal 1615, fu eretta in parrocchia il 17 novembre
1886 ed è stata aggregata a Piateda nel 1986. La chiesa di S. Gregorio
Magno, edificata nel 1615 su strutture ben più antiche, fu consacrata
nel 1620 e restaurata nel 1839.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 90.
"Vicende orobiche (Ambria, Boffetto, Piateda, Sazzo)".
La parrocchia fu eretta nel 1653 con decreto del vescovo Carafino. La chiesa di
S. Gregorio Magno risale al XV sec. e fu consacrata nel 1624. Attualmente la
sede è presso la nuova chiesa dedicata a Cristo Re e consacrata il 5
novembre 1933.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 128-129.
ANTONIOLI, Archivi storici.
La prima notizia riguardante la chiesa di S. Ilario la troviamo nel repertorio
della massa capitolare di Mazzo del 1257. La cura rimase affidata ai canonici
di quel capitolo fino al 1610 quando, per decreto del vicario generale Nicola
Cocquio, veniva eretta in parrocchia con territorio smembrato dalla plebana di
Mazzo.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 122-123.
ANTONIOLIO, Archivi storici.
La chiesa di S. Lorenzo, già esistente agli inizi del Cinquecento, fu
consacrata da Sisto Carcano nel 1624. Fu eretta in parrocchia, con territorio
smembrato da Sondalo, il 13 agosto 1629 dal vescovo Carafino e nel 1719 fu
insignita del titolo di prioria. Ad essa sono soggette le chiese filiali di S.
Antonio di Fumero, di S. Bernardo in Val di Rezzalo e di S. Maria della Biorca.
Quest'ultima, in origine, era di patronato delle comunità di Frontale,
Mondadizza e Le Prese.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 133-134.
ANTONIOLI, Archivi storici.
CECINI, Storia.
La parrocchia fu eretta nel 1428 con territorio smembrato da Cosio,
incorporando in seguito anche l'antica parrocchia di S. Antonio (in Sacco di
sotto). L'attuale chiesa fu costruita nel 1765 sull'area della precedente.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 20-21; 46.
Antica parrocchia con annesso un vasto territorio della bassa Valtellina.
Ignote sono le origini della chiesa, già esistente nel 1538 e rifatta
nelle forme attuali nel 1614, quindi restaurata nei primi decenni del secolo
XX.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp.51-53.
TURAZZA, Le chiese.
La chiesa di S. Lorenzo, matrice di tutte le chiese della Valchiavenna, fu
fondata forse già nel V secolo. è nominata per la prima volta nel
973, nel 1042 compare come pieve e nel 1098 viene definita basilica. Il primo
arciprete di cui si ha notizia è Auperto che viene ricordato in un atto
del 1016. La struttura romanica dell'edificio fu ampliata nel corso del XV sec.
con l'aggiunta di sei cappelle laterali e circondata dal porticato nel 1698-99.
Riferimenti bibliografici
BASERGA, Regesto.
BUZZETTI, Del contado.
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1964.
CERFOGLIA, Documenti.
CERFOGLIA, Tra i monumenti.
CERUTI, Cartario.
CROLLALANZA G.B., Storia.
SCARAMELLINI, Chiese.
Legata allo sfruttamento delle miniere del ferro della val Madre, come attesta
lo stesso toponimo, la comunità delle Fusine ottenne il distacco
dall'arcipretale di Berbenno nel 1589. La chiesa parrocchiale fu ricostruita
sulle fondamenta dell'edificio preesistente nel corso del XVII secolo.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 68-69.
DA PRADA, La magnifica.
Il primo accenno alla posizione di rilievo occupata da Villa, nell'ambito della
giurisdizione ecclesiastica della Valtellina, lo troviamo in un atto rogato nel
1120 dove il vescovo di Como affidava ai monaci benedettini di S. Carpoforo la
chiesa di S. Romerio in val Poschiavo, fatti salvi i diritti dell'arcipretura
di Villa. Ad essa erano soggette le terre di Stazzona, Bianzone, Cologna,
Baruffini e Tirano. Secondo un memoriale redatto dal canonico Francesco
Torelli, nel 1769, il primo arciprete di cui si ha notizia è Pietro da
Stazzona (1202). Da una atto rogato dal notaio bormino Giacomo Zanzi il
2-5-1367, abbiamo la conferma circa l'esistenza di un Capitolo di sacerdoti e
di una massa di beni comuni.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 107.
PEDROTTI, Gli xenodochi.
Situata nel territorio dell'antica pieve di Olonio, divenne parrocchia nel
1422. Il beneficio parrocchiale fu costituito nel 1514. L'antica chiesa di
origine quattrocentesca fu più volte restaurata ed ampliata.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 25.
FATTARELLI, La sepolta.
La chiesa fu eretta nel 1605 sul luogo di una asserita apparizione della B.V. e
fu consacrata dal vescovo Carafino nel 1628. Divenne vicaria curata nel 1637 e
fu eretta in parrocchia nel 1664 dal nunzio apostolico Federico Borromeo.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1921.
SCARAMELLINI, Chiese.
L'archivio parrocchiale di Cepina conserva, nel fondo membranaceo, l'atto di
fondazione della chiesa. Il 25 luglio 1356, Agostino, vescovo di Selimbria,
posava la prima pietra della chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria, col
patto che la stessa fosse soggetta all'arciprete di Bormio. Nel 1503 veniva
eletto dal popolo delle vicinanze di Valdisotto il primo beneficiale, residente
in Cepina, abilitato dall'arciprete di Bormio ad esercitare la cura d'anime nel
territorio compreso fra i "Canali di Zola" e la "Val Fine". Solamente
nel 1886 il vescovo Carsana erigeva la parrocchia. Nel 1935 è stata
aggregata alla parrocchia di Cepina la frazione di Piazza, già vicecura
di Bormio, con registrazioni anagrafiche proprie in parte conservate presso
l'archivio parrocchiale di Bormio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 148-149.
BOZZI, Piccola.
La parrocchia è stata eretta dal vescovo Archi nel 1906 con territorio
smembrato da S. Pietro in Aprica. La chiesa, già esistente nel sec. XV,
venne sostituita nel corso del XVIII secolo dall'attuale edificio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 104.
PEDROTTI, La storia d'Aprica.
La parrocchia era già costituita prima del 1000; la testimonianza
più antica si ha in un documento del 1013. Fino all'epoca del Concilio
di Trento l'arcipretura veniva conferita all'arcidiacono o ad un canonico del
capitolo della cattedrale di Como. Anticamente fungeva da parrocchiale la
chiesa di S. Pietro, edificata sul fondovalle nel sec. X e rifatta nel sec.
XVI, ma, essendo soggetta alle esondazioni dell'Adda, a partire dal 1776 il
titolo passò alla chiesa di S. Maria. Questa, edificata nel XI sec. su
uno sperone roccioso fronteggiante il castello di Roccascissa, fu forse
inizialmente cappella castellana e venne ampliata una prima volta tra il 1595 e
il 1620 e successivamente tra il 1780 e il 1790. Venne consacrata il 26 giugno
1831.
Riferimenti bibliografici
SALICE, Berbenno.
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 63-64.
Le vicende che riguardano la costituzione della parrocchia di Sondalo non sono
storicamente ben definite. Il suo territorio infatti era posto nella
giurisdizione della pieve di Mazzo ma la nomina dei sacerdoti che esercitavano
la cura d'anime era sottoposta all'approvazione dell'abate di S. Abbondio in
Como. D'altro canto competeva alla matrice di Mazzo il diritto di decima su
quel territorio e la prerogativa, per quell'arciprete, di presiedere le
celebrazioni liturgiche nelle feste del patrono e della consacrazione della
chiesa. Questa situazione fu risolta dal nunzio apostolico Federico Borromeo
solamente nel 1664 quando, elevando in prepositura la chiesa di S. Maria
Maggiore, la staccava da Mazzo e la univa al vicariato di Grosio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 130-132.
ANTONIOLI, Archivi storici.
CECINI, Storia.
SALA, Le chiese.
Già cappellania a partire dal 1786, fu eretta in parrocchia dal vescovo
Archi nel 1922 con territorio smembrato da Caspano. La chiesa è stata
consacrata nel 1938.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...".
La chiesetta di S. Maria Maddalena fu iniziata nel 1623 e benedetta nel 1680.
Divenne parrocchia nel 1886, ma, a seguito del progressivo calo della
popolazione residente, nel 1986 veniva costituita in unica entità
parrocchiale con Isola.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1922.
MACOLINO, Chiese.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta il 3 settembre 1737 con territorio smembrato da
Pedenosso. L'antica chiesa fu edificata a partire dal 1521 per un voto fatto da
quegli abitanti durante una pestilenza. Fu consacrata nel 1537 da mons. Antonio
da Melegnano e più volte ampliata. Ebbe diverse denominazioni: S. Maria
(1592), S. Maria Annunziata (1766), S. Maria Assunta (1863), S. Maria Nascente
(1892). L'attuale edificio fu costruito nel 1936 e consacrata il 16 agosto
1938.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 154.
BOZZI, Piccola.
La parrocchia fu fondata nel 1505 con distacco da Sorico e fu elevata a
prepositura nel 1795.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p.11.
FATTARELLI, La sepolta.
PINOLI, Parrocchia.
La parrocchia risale agli inizi del Cinquecento. Antica parrocchiale era la
chiesa di S. Pancrazio distrutta dall'alluvione del 1520. Successivamente si
passò alla chiesa di S. Martino, consacrata da Sisto Carcano nel 1624.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 82-83.
La chiesa, in stile romanico, risale all'XI sec. e conserva frammenti di
affreschi dell'epoca fra i più antichi della provincia di Sondrio.
Vicecura fin dal 1617, fu eretta in parrocchia nel 1886 dal vescovo Carsana.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1921.
SCARAMELLINI, Chiese.
ZASTROW-DE MEIS, La chiesa.
La parrocchia fu eretta nel 1428. La chiesa, ritenuta già esistente nel
sec. IX, fu consacrata nel sec. XII ed è stata restaurata nel 1972.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 12-20.
FATTARELLI, La sepolta.
Secondo Tarcisio Salice quasi sicuramente Gordona trasse il suo nome da una
"curte magna" o "cortona", cioè corte grande, menzionata in una
donazione feudale del 931 a favore della chiesa di San Vincenzo di Gravedona.
Divenne comune nel 1335 e appartenne alla pieve di S. Fedele in Samolaco da cui
si staccò nel corso del Quattrocento per essere eretta in parrocchia. La
chiesa di S. Martino, nominata già nel 1319, fu rifatta tra il 1639 e il
1656. Divenne parrocchiale nel 1648 e collegiata nel 1656. Fu abbellita e
dotata di arredi e opere di argenteria dalla colonia di gordonesi emigrata a
Napoli e costituitasi nella società-confraternita dei Fratelli
napoletani.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1920.
DE AGOSTINI, Gordona.
SALICE, La pieve.
SCARAMELLINI, La grancia.
SCARAMELLINI, Santa Caterina.
La chiesa di S. Martino di Tirano era dapprima sottoposta alla pieve di Villa
ma, nell'anno 1589, in occasione della visita pastorale del vescovo Ninguarda,
venne smembrata ed eretta in parrocchia indipendente. Fu elevata al titolo di
collegiata e prepositurale dal Carafino nel 1629. Da essa si staccarono
successivamente le parrocchie di Cologna, Baruffini e Roncaiola.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 111-114.
PEDROTTI, Gli xenodochi.
PEDROTTI-ANGELINI-CAVALLARI, Regesto.
VARISCHETTI, Tirano.
La parrocchia fu eretta nel 1720 con territorio smembrato da Mello. La chiesa,
di origine precedente, fu rifatta tra il 1620 ed il 1670.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 57-58.
La località, già denominata "Albareto di fuori", si staccò
da Morbegno nel 1480. In considerazione dello scarso numero di residenti, nel
1986 la parrocchia è stata soppressa e accorpata a quella di Albaredo.
La sua chiesa, costruita all'inizio del sec. XV, fu consacrata nel 1437.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 45.
PEROTTI, Morbegno.
La chiesa di S. Matteo, fondata nel 1447, venne eretta in vice-parrocchia nel
1523 e divenne di fatto parrocchiale nel 1588, anche se il riconoscimento
ufficiale avvenne solamente nel 1886. Il villaggio di Valmadre era un tempo il
centro di una valle intensamente abitata a motivo delle miniere di ferro che vi
si trovavano. Nei primi decenni di questo secolo vi era ancora la scuola e vi
risiedeva il parroco poi, specie dopo la seconda guerra mondiale, vi fu un
progressivo spopolamento tanto da indurre l'autorità ecclesiastica a
riunire la parrocchia alla vecchia matrice di Fusine da cui si era staccata.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 70-71.
DA PRADA, La magnifica.
La parrocchia fu eretta nel 1460 con territorio smembrato da Tresivio ed
elevata in prepostura nel 1638. La chiesa di S. Maurizio è del sec. XIV,
fu ampliata nel 1347 e lungo il sec. XV.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 93-96.
CARUGO, Tresivio.
PONTE IN VALTELLINA, AP S. Maurizio, Inventario 1993.
Già filiale di Ponte, fu eretta in parrocchia il 17 novembre 1886. Nel
1963 la frazione Briotti fu aggregata ad Arigna. La chiesa, riedificata dal
1608 al 1662 e consacrata dal nunzio Federico Borromeo il 30 luglio 1664,
è comunemente nota come santuario di S. Luigi.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 95-96.
"Vicende orobiche (Ambria, Boffetto, Piateda e Sazzo)".
SAZZO, AP, Inventario 1993.
Curazia nel 1427, fu eretta in parrocchia, con territorio smembrato da Chiuro,
successivamente alla visita del Ninguarda. L'attuale chiesa fu costruita tra il
1719 e il 1755 e venne consacrata dal vescovo Mugiasca nel 1774.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 99.
CARUGO, Tresivio.
La parrocchia fu eretta nel 1415. La chiesa fu consacrata il 29 aprile 1690.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 26-27.
LIBERA G., Cronistoria.
Sappiamo da due atti del 1228 e del 1233 che a quell'epoca in Valfurva esisteva
già una cappella dedicata a S. Nicolò e che era servita dai
canonici della collegiata di Bormio. A questa, nel corso del XIV sec., si
affiancarono pure le chiese di S. Antonio in Furva piana, di S. Gottardo a
Zordo e della SS. Trinità a Teregua. Non si conosce la data esatta della
erezione in parrocchia ma nel 1456 era sicuramente già staccata da
Bormio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 150-152.
BOZZI, Piccola.
La chiesa fu costruita agli inizi del Quattrocento e venne ampliata più
volte. La parrocchia fu eretta nel 1425 con territorio smembrato da Teglio.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 104-105.
La chiesa di S. Pietro fu costruita agli inizi del Seicento e consacrata nel
1641. Fu ampliata nel 1849 dopo essere stata smembrata da Mello.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 57.
Sottomessa alla giurisdizione della pieve di Teglio, la vicinanza d'Aprica
ottenne, nel 1349, dal vescovo Bonifacio da Modena, il diritto di giuspatronato
sulla chiesa locale con diritto di sceglierne il beneficiale. In considerazione
della notevole distanza dalla chiesa matrice, veniva costituita in parrocchia
nel 1427. Nel 1906, la frazione di Aprica Bassa o di S. Maria veniva smembrata
da S. Pietro ed eretta in parrocchia autonoma.
Riferimenti bibliografici
PEDROTTI, La storia d'Aprica.
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 104.
Da un documento del 14 luglio 1436 pare si possa dedurre, secondo il Salice,
che a Silvaplana, divenuta ormai il luogo ordinario delle vicinanze comunali
dopo la rovina dell'antica Samolaco, si stesse già costruendo una nuova
chiesa, quella di S. Pietro. Divenuta vicecura nel 1490, fu smembrata da
Chiavenna ed eretta in parrocchia dal vescovo Carafino nel 1628, divenendo
arcipretale del 1763.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1920.
DEL GIORGIO, Samolaco.
SALICE , La pieve.
SCARAMELLINI, Chiese.
La parrocchia fu eretta il 13 ottobre 1638 dal vescovo Carafino con territorio
smembrato da Tirano. La chiesa fu edificata nel 1536 e venne ampliata nel
1885.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 115.
Già vice cura dipendente da Ardenno prima del 1470, fu eretta in
parrocchia nel 1637 con territorio smembrato da Caspano. La chiesa, costruita
nel Quattrocento, fu trasformata nel 1656 e consacrata dal vescovo Ciceri nel
1690. L' abside fu decorata nel 1914 dal pittore Eliseo Fumagalli e se ne
conservano i disegni preparatori nell'archivio parrocchiale.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 54.
LIBERA G., Cronistoria.
La parrocchia fu eretta con decreto del 17 aprile 1563 con distacco da Valle o
"Albareto di fuori". La chiesa costruita nel XIV sec. fu consacrata nel 1489
dal vescovo titolare di Ascalona. Nel 1986 è stata soppressa ed
accorpata a quella di Albaredo la parrocchia di Valle.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp.45-46.
La parrocchia fu eretta nel 1624 con territorio smembrato da Sondrio. La
chiesa, edificata nel 1664, fu ampliata e restaurata nel 1966.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 82.
CANETTA-CORBELLINI, Valmalenco.
Cura nel 1468, venne eretta in parrocchia con rogito del not. Somigliana il 4
agosto 1627. La chiesa parrocchiale, costruita nel 1454 e ristrutturata nel
1731, fu consacrata nel 1742.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
GIORGETTA G., Cinque.
GIORGETTA R., Le Confraternite.
SCARAMELLINI, Chiese.
Già subordinata all'arcipretura di Bormio, in virtù di una
donazione risalente all'anno 1100, la comunità di Bianzone
riscattò tale vincolo attorno al 1591, divenendo inizialmente vicecura
di Villa di Tirano. Fu eretta in parrocchia nel 1595 e in prepositura
noncupativa il 24 maggio 1674. La chiesa, edificata nel sec. XII, fu ampliata a
più riprese e consacrata una prima volta nel 1543 da Giovanni Antonio
Melegnano e, successivamente, nel 1627.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 110-111.
SOSIO, Bianzone.
La parrocchia fu eretta nel 1936 con territorio smembrato da Tirano. La chiesa
(sec. XVI-XVII) fu consacrata nel 1710.
Riferimenti bibliografici
La notorietà e il prestigio, in campo storico e artistico, goduti da
Mazzo, sono dovuti in gran parte al ruolo svolto come sede di una delle pievi
più antiche ed importanti della diocesi comasca. Questa giurisdizione si
estendeva dalla gola di Serravalle fino a Sernio; Mazzo fino all'epoca
viscontea fu pure sede del capitaneato di pieve. Il primo riscontro storico
circa l'esistenza della chiesa battesimale di Amatia, così era
chiamata nei documenti più antichi, lo abbiamo in un diploma imperiale
di Lotario I dell'anno 824. In un documento del 1150 sappiamo poi che
l'arciprete sovrintendeva ad un capitolo di canonici e nel 1257 abbiamo il
primo repertorio della massa capitolare. Nel 1426, Grosio si stacca da Mazzo e
viene eretta in parrocchia dando inizio ad un processo di smembramento che si
concluderà, per le comunità più prossime alla matrice, nel
corso del XVII sec. Il capitolo della collegiata di Mazzo era composto
dall'arciprete e da cinque canonici. Forse inizialmente era di nomina popolare
ma durante il XV sec. divenne di collazione pontificia.
Riferimenti bibliografici
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", pp. 121-123.
ANTONIOLI, Archivi storici.
GIUSSANI, L'oratorio.
PEDROTTI, La pieve.
La contrada di Soltogio, che muterà successivamente il nome in quello di
Caiolo, ottenne la separazione da Sondrio e l'erezione in parrocchia nel 1471.
La chiesa, già esistente nel 1204, venne ricostruita e ampliata nel
1617.
Riferimenti bibliografici
"Caiolo tra cronaca e storia".
"La Valtellina negli atti della visita pastorale diocesana di Feliciano
Ninguarda...", p. 85.
SOSIO-PAGANONI, Albosaggia.
Mese viene nominato per la prima volta in un atto del 1016 e nel 1121 figura
come vicinia di Chiavenna. Vicecura dal 1473, si separò da Chiavenna nel
1629 e fu eretta in parrocchia nel 1748. La chiesa, ricordata per la prima
volta nel 1153, fu ridotta alla forma attuale tra il 1703 e il 1725. Divenne
parrocchia nel 1748.
Riferimenti bibliografici
BUZZETTI, Gli istituti.
BUZZETTI, Le chiese 1964.
LUCCHINETTI, Memorie.
SCARAMELLINI, Chiese.